L’albero del XXI secolo. Così è stato definito il Neem dalle Nazioni Unite. Originario dell’Asia, sempreverde, capace di crescere in fretta e perfetto come frangivento, quest’albero portentoso offre con generosità le proprie foglie, i propri rami e anche la corteccia per gli usi più disparati. Vediamone alcuni.
Se gli alberi che piantiamo fossero i personaggi di una favola, il Neem sarebbe senza dubbio lo Stregone. Il Mago, lo Sciamano, il Guaritore misterioso che non si separa mai dalla propria borsa piena di boccette e rimedi miracolosi. Pensate che il suo nome lo si ritrova già nei primi secoli dell’era cristiana, nella Charaka Samhita, un antichissimo trattato medico scritto in sanscrito.
Da oltre 2000 anni, infatti, quasi ogni parte del Neem è usata a scopi medici e terapeutici.
(L'estremità di un rametto di Neem. Foto di repertorio)
Il Neem è un albero sempreverde, con possenti radici profonde, che gli permettono di trovare acqua anche nei climi più aridi. E cresce in fretta! Gli bastano tre anni per raggiungere fra i quattro e i sette metri di altezza. Tutte caratteristiche, queste, che lo rendono il perfetto albero frangivento, cioè capace di proteggere persone, colture e animali dal vento e dalle intemperie.
Inoltre, la sua chioma è così fitta e compatta che sotto la sua ombra la temperatura si abbassa anche di due o tre gradi.
Queste caratteristiche hanno fatto del Neem una specie usatissima nella riforestazione urbana: questi alberi funzionano come veri e propri “refrigeranti” naturali. Evitano che la temperatura salga troppo velocemente, migliorano la qualità dell’aria assorbendo CO₂ e filtrano l’acqua con le loro radici.
(La chioma di un albero adulto in uno dei nostri progetti agroforestali in Tanzania)
Quest’albero portentoso funziona anche come repellente per gli insetti! Una pratica agricola tradizionale prevede la produzione di "té al neem". I semi vengono essiccati, schiacciati e immersi in acqua per una notte intera, per produrre un liquido che può essere applicato direttamente alle colture.
Questi rimedi fatti in casa sono molto efficaci nel respingere i parassiti, perché ne modificano il comportamento facendo loro “passare l’appetito”, e inibendo la riproduzione. Quindi gli estratti funzionano particolarmente bene per proteggere le colture, ma senza uccidere gli insetti impollinatori come le api e le farfalle.
Quando decidiamo quali specie piantare nei nostri progetti, lo facciamo accogliendo anche le richieste che arrivano dalle comunità di contadini coinvolte. Ed se siete arrivati fin qui, avrete capito perché una delle specie che ci viene richiesta più spesso è proprio il Neem.
Oggi li piantiamo in Tanzania. Che ne dite, volete piantare il vostro?
Fonti
http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/4916044.stm
https://www.bbc.co.uk/programmes/p03gj2z5
http://tropical.theferns.info/viewtropical.php?id=Azadirachta+indica