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Berlucchi '61 per Treedom
ott 05, 2020 | scritto da: Lara Zambonelli
Per molte aziende, il Natale è un’occasione perfetta per raggiungere i clienti con campagne mirate, promozioni o edizioni speciali.
Berlucchi, l’azienda vitivinicola sinonimo di Franciacorta, sa bene che il Natale è anche il momento di ricordare ai propri consumatori quali sono i valori che li guidano e li ispirano ogni giorno. Anche quest’anno Berlucchi ha scelto Treedom per mettere in risalto il proprio impegno per la sostenibilità e dare un contributo concreto al benessere del pianeta.
Romina Castelletti, la marketing manager di Berlucchi, è la persona migliore per raccontarci come è nata e come si è evoluta questa collaborazione, che nel 2020 si ripete per il secondo anno consecutivo.
Romina, come hai conosciuto Treedom e a quale esigenza rispondeva questa collaborazione?
La sostenibilità per Berlucchi è un valore fondamentale che ci impegniamo a concretizzare anche sostenendo attività del nostro territorio. Partecipiamo al progetto Ita.Ca per il monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica e la promozione di viticoltura conservativa e sostenibile, abbiamo scelto di installare un impianto fotovoltaico che sopperisce al 40% del fabbisogno energetico aziendale, e abbiamo gradualmente ridotto il nostro consumo idrico fino a dimezzarlo.
Dopo aver conosciuto Treedom e le possibilità che aveva offerto a tante aziende importanti,
abbiamo subito pensato che fosse il partner ideale per un progetto per raggiungere anche il nostro consumatore finale e raccontargli come l’impegno eco-sostenibile di Berlucchi si esprima a 360 gradi.
L’idea di poter creare una foresta Berlucchi ci ha subito entusiasmato, perché rispondeva al nostro obiettivo di engagement, permettendo ai clienti di diventare parte dell’iniziativa adottando un albero.
Come avete monitorato le reazioni dei clienti e cosa vi ha spinto a rinnovare la collaborazione per il 2020?
Nel 2019 abbiamo lanciato la collaborazione con Treedom creando il pacchetto “Berlucchi ’61 for Treedom” con due dei nostri Franciacorta più amati (61 Brut e 61 Satèn) e dedicandolo a chi consideravamo più sensibile al tema: un target giovane e attento all’ambiente.
I risultati hanno superato le nostre aspettative: non solo i pacchetti “Berlucchi ’61 for Treedom” sono andati sold-out, e l’iniziativa ha beneficiato di una grande esposizione mediatica, ma anche nel target raggiunto abbiamo avuto delle sorprese. I millennials, che erano il nostro target principale, sono stati solo una parte del pubblico raggiunto con questa collaborazione, che ha convinto anche le generazioni precedenti e gli affezionatissimi del brand.
Il progetto vede quindi il suo naturale rinnovarsi anche nel 2020 con qualche novità: una confezione eco-friendly in carta certificata sostenibile con grafica e card dedicata al progetto, e un ampliamento della nostra foresta, portando a 1300 il numero di alberi piantati da Berlucchi in Camerun.
Quali sono i valori aziendali a cui rispondeva la collaborazione con Treedom?
Il pacchetto “Berlucchi ’61 for Treedom” nasce come espressione dell’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e la social responsability. Dopo esserci concentrati sul rendere più sostenibili le attività interne che portano alla produzione dei nostri Franciacorta, abbiamo deciso di pensare ad azioni che andassero anche a coinvolgere in modo diretto il nostro consumatore finale. Scegliendo i nostri Franciacorta, e in particolare il progetto “Berlucchi ’61 for Treedom”, il nostro cliente sa di scegliere un’azienda attenta all’ambiente non solo nella sua catena produttiva ma anche nel prodotto finale, che in questo caso ha contribuito alla piantumazione di un albero.
Quale pensi che sia il valore aggiunto di Treedom?
Pensiamo che Treedom stia svolgendo un ottimo lavoro rendendo più coinvolgente per tutti il tema della sostenibilità. Ci piace l’idea di creare un portale con una grafica accattivante e di “ingaggiare” l’utente non solo nell’iniziare una “buona” azione (piantando un albero) ma anche nel farlo sentire parte della sua storia. Con Treedom, insomma, si possono toccare con mano i benefici di ciò che abbiamo fatto insieme: la CO₂ assorbita, l’evoluzione della vita dell’albero, le foto del contadino e della comunità che se ne prende cura e si è aiutato con la propria adozione. A Treedom possiamo solo dire di continuare così.
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