Sempre più frequentemente, in un crescente numero di contesti di business/mercati, si parla di Sostenibilità ambientale e crescita sostenibile. La recente ricerca di Marketing dal titolo “la comunicazione che fa bene all’ambiente”, condotta da The Easy Way ed EG Media nel primo semestre 2019, rileva un aumento del 51% rispetto al primo quarter 2018 del numero di campagne che hanno come oggetto la sostenibilità ambientale (vedi nelle fonti i riferimenti per trovare il commento ai risultati della ricerca su BeIntelligent.eu)
Nel 2015 le Nazioni Unite hanno ratificato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, indicando 17 Obiettivi globali, di cui 7 sono relativi alla sostenibilità ambientale, con particolare rilevanza al tema dei cambiamenti climatici. Alcuni organi internazionali hanno preso posizione sulla crisi climatica e ambientale: Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea dal 1° novembre 2019, ha dichiarato che il Climate Change è una priorità per la BCE. Secondo un articolo pubblicato su “Il Sole24 Ore” lo scorso 21 settembre 2019, questa dichiarazione è destinata a risvegliare i governi nazionali, ancora “dormienti” su questi temi, grazie ad una evidente motivazione finanziaria. Il Ministero dell’Ambiente Italiano ha avviato una consultazione pubblica sulla “Strategia di sviluppo a basse emissioni di gas a effetto serra”, cd. “Strategia di lungo termine”, con orizzonte temporale al 2050, che l’Italia deve predisporre e inviare alla Commissione europea entro il 1° gennaio 2020, come previsto dall’Accordo di Parigi e dalle normative europee; la consultazione pubblica terminerà il 4 novembre e tutti possonopartecipare compilando un semplice questionario online.
L’Irlanda ha dichiarato il Piano d’azione Nazionale per il Clima che mira a neutralizzare le emissioni di carbonio del Paese entro il 2050. I deputati irlandesi hanno in programma una nuova tassa sul carbonio,maggiori investimenti nelle energie rinnovabili e la piantumazione di 22 milioni di nuovi alberi ogni anno, finoal 2040, per un totale di 440 milioni di alberi con lo scopo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici(notizia apparta su Irish Times del 7 maggio 2019).
Analizzando le strategie di marketing e comunicazione dei Brand Leader di vari settori, si evince che l’efficacia della comunicazione ambientale passa attraverso la concretezza (effettivi progetti), la trasparenza (comunicazione chiara dei risultati ottenuti) e la coerenza (tra progetti, valori e business strategy). Se un’azienda comunica il suo impegno nella sostenibilità ambientale, deve poter dimostrare con dati trasparenti come genera un valore (o evita un impatto) nel concreto. La scelta del Tone of Voice dei messaggi dipende da diversi fattori tra cui: • Il mercato in cui opera l’azienda (ad esempio il settore food è più orientato a dare visibilità alla sostenibilità e tracciabilità della filiera di produzione. Il mercato della moda punta più sulla ricerca e comunicazione di materiali innovativi e a basso impatto ambientale);
• L’intenzione del brand (es. posizionarsi in alto nel ranking delle aziende sostenibili, riscattarsi dopo un attacco mediatico e un conseguente boicottaggio da parte dei consumatori, creare una community di consumatori che condividono i valori dell’azienda);
• Lo scopo della comunicazione (promuovere un nuovo prodotto, giocare un ruolo attivo nella informazione del pubblico).
Analizziamo alcuni casi di successo:
Mercato GDO (grande distribuzione organizzata) ! LIDL comunica un forte impegno dell’azienda sulla sostenibilità ambientale con lo scopo di prendere una posizione coraggiosa, smentire il pregiudizio comune che sostenibile = più caro, sensibilizzando i consumatori sul tema della plastica (il target è il consumatore in generale, non solo i clienti LIDL, ma anche i clienti della concorrenza, che viene sfidata non più solo sul campo del prezzo, ma anche sul terreno di gioco “etico”). La strategia di marketing di LIDL pare inseguire quella di Coop, che prima di LIDL ha dichiarato l’eliminazione della plastica da tutti i prodotti a marchio Coop.
Entrambe le campagne hanno avuto un buon successo. Sulla coerenza dei Brand nella lotta alla plastica, qualcuno potrà aver da ridire. Tuttavia, l’argomento “plastica” è molto controverso e complicato da affrontare, nonché impossibile da risolvere in modo veloce e definitivo, per questo, la tattica “un passo alla volta”, sia a livello strategico che comunicativo potrebbe essere la risposta efficace a qualsiasi critica di mancata coerenza.
Concludendo, in quest’epoca l’attenzione delle imprese alla sostenibilità ambientale e alla sua opportuna comunicazione è un trend evidente: la sostenibilità è considerata un driver di crescita e uno strumento di markeAng per aumentare il vantaggio compeAAvo dell’azienda e il suo posizionamento nel mercato di riferimento.
Fonti http://www.beintelligent.eu/it/prodotto/la-comunicazione-che-fa-bene-allambiente/
Written by Roberta Culella, CR& Sustainability Consultant