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Dal cacao alla cioccolata
ott 01, 2020 | scritto da: Juliette Rogala
Probabilmente amate il cioccolato, come il 99% della popolazione - e del resto non è un caso se il nome scientifico del cacao è Theobroma Cacao, che significa "cibo degli dei" - ma sapete come è fatto e da dove viene? Fatti storici divertenti per cominciare:
- Cristoforo Colombo fu il primo a portare in Europa le fave di cacao, anche se le trovò ben poco interessanti e pensò che fossero un nuovo tipo di mandorle!
- Nelle culture maya e azteca i semi di cacao erano preziosi quanto l'oro e venivano usati in modo simile nel commercio.
- Le antiche culture dell'America centrale e meridionale, che furono le prima utilizzatrici del cacao, lo consumavano solo come bevanda calda.
- L’antica ricetta della cioccolata calda, così come veniva usata dagli Aztechi, era composta da semi di cacao macinati, con peperoncino e acqua.
- Nel XVI secolo la cioccolata era così popolare che la Chiesa la considerò alla stregua di una droga e ne condannò l'uso come peccato.
- Il cioccolato al latte fu inventato solo nel 1887 in Svizzera con l'aggiunta di latte condensato.
- In inglese si può scrivere cacao o cocoa: hanno lo stesso identico significato!
Il cacao viene prodotto nei paesi intorno all'Equatore perché ha bisogno di un clima molto speciale per prosperare; temperature elevate (non inferiori a 18°C), piogge abbondanti durante tutto l'anno, umidità non inferiore al 70% e molta ombra. Chiaramente, un albero di Cacao non potrebbe crescere nel vostro cortile. Beh, a meno che non viviate in Costa d'Avorio, Ghana o Indonesia, perché questi sono i maggiori produttori.
Un albero di Cacao ha bisogno di circa 3 anni per fare la sua prima fioritura e solo l’1% di quei fiori diventerà effettivamente un baccello di cacao. Ogni albero darà circa 80 baccelli all'anno e questi impiegheranno dai 4 ai 6 mesi per maturare. All'interno di ogni baccello si possono trovare in media 40 morbidi semi bianchi che sembrano batuffoli di cotone. Questi devono essere fatti fermentare e poi essiccati al sole per almeno un mese per diventare i famosi semi di cacao che conosciamo.
Una volta pronti i semi di cacao, il processo è tutt'altro che finito. Il passo successivo si chiama winnowing, cioè l'uso di un flusso d'aria meccanico per rimuovere le bucce. A quel punto i semi vengono macinati e poi pressati per estrarre il burro, lasciando una massa solida che viene poi polverizzata in - appunto - polvere di cacao. Il burro e la polvere di cacao vengono mescolati insieme ad altri ingredienti (zucchero, latte, ecc.) in proporzioni diverse a seconda della ricetta (ora questo è il passo interessante in cui entrano in gioco le capacità di un cioccolatiere, in quanto il tipo e la proporzione degli ingredienti fanno la differenza tra un prodotto e un altro).
Il processo finale utilizzato per lisciare il prodotto è il concaggio (che significa impastare) o l'emulsione (simile alla sbattitura delle uova) - in pratica tutti gli ingredienti sono perfettamente mescolati tra loro con un processo o l'altro. Dopo di che, la miscela va negli stampi scelti e viene riscaldata, poi raffreddata, prima di essere confezionata e distribuita al punto vendita più vicino dove la troverete e la divorerete. Che viaggio lungo! Ma che delizia!
Verrebbe da dire che ne vale proprio la pena, soprattutto quando si sa che lasciare che il cioccolato si sciolga lentamente in bocca produce un aumento dell'attività cerebrale e della frequenza cardiaca pari a quello di un bacio appassionato, ma dura quattro volte di più! In ultimo la ragione migliore per far sì che sul pianeta ci siano sempre più alberi di Cacao, quindi perché non ne piantate uno oggi?!