Sono molte le persone che al supermercato, prima di acquistare un prodotto, controllano data di scadenza, origine, qualità, provenienza e fanno un check di tutte le informazioni riguardanti gli alimenti e il loro confezionamento per decidere se acquistare o meno qualcosa perché, si sa, i consumatori stanno diventando sempre più consapevoli delle problematiche ambientali e sempre più informati in tema di sostenibilità, un concetto che abbraccia l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalla scelta delle materie prime alla produzione, dal packaging al trasporto, dal consumo fino ad arrivare al riciclo e alla gestione dei rifiuti.
È in questo contesto che si fa strada un nuovo tipo di imballaggio decisamente più ecologico rispetto alla plastica e del tutto eco-friendly che sfrutta le ultime tecnologie scientifiche sviluppate nel campo della trasformazione dei materiali e gli scarti alimentari con i quali si possono fare un sacco di cose belle come questa, questa e anche questa.
“Occorrono fino a 4 anni di ricerca per arrivare ad avere un prodotto pronto per essere lanciato sul mercato - spiega Athanassia Athanassiou, ricercatrice greca presso l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e responsabile del gruppo di ricerca Smart Materials - Prendendo spunto dalla natura abbiamo riprodotto in laboratorio un rivestimento plastico biocompatibile, biodegradabile al 100%, ottenuto dalla buccia dei peperoni e dei pomodori, e che mantiene le proprietà del prodotto originario”.
Scarti di legumi e tuberi e bucce di frutta e verdura destinate alla spazzatura vengono lavorate per ottenere la bioplastica, un tipo di plastica biodegradabile derivante da materie prime vegetali che a differenza della plastica tradizionale non inquina, rispettando l'ambiente. I rifiuti contribuiscono alla realizzazione di nuovi packaging, ma non solo: gli scarti del caffè (con l'aggiunta di zucchero e leganti in silicone), per esempio, sono utilizzati per depurare l'acqua e attualmente sono in corso alcune ricerche per applicare queste nuove tecnologie ecosostenibili e innovative anche nel settore dell'abbigliamento.