Il problema dell'occupazione giovanile è uno dei temi più caldi che il nostro Paese si trova ad affrontare oggigiorno. Non tutte le professioni sembrano però soffrire questa crisi : sto parlando dei famosi green jobs.
Ma cosa sono di preciso i green jobs?
I nuovi dati dell'Istat sono a dir poco preoccupanti : attualmente, ben 678 mila sono i ragazzi in cerca di occupazione. E il problema non risparmia neppure chi ha una laurea in mano! A poco sembra servire, in un momento come questo, il Consorzio interuniversitario Almalaurea, che si occupa di raccogliere i curriculum dei giovani laureati per renderli poi disponibili, previo pagamento, alle aziende private.
Tuffiamoci in una panoramica più dettagliata. Nella classifica sulle lauree più appetibili al momento, fornita dalla stessa Almalaurea, Agraria è riuscita ad ottenere il primo posto piazzando sul mercato del lavoro circa il 95% dei suoi laureati. Seguono Medicina, Professioni Sanitarie, Ingegneria e Lingue, grazie alle quali sembra che quasi 9 laureati su 10 trovino subito una buona occupazione. A metà classifica troviamo Farmacia, Scienze Politiche, Economia e Architettura, nelle quali circa il 75% viene assunto dopo la laurea. Pessima invece la situazione per Lettere e Filosofia e Scienze della Formazione, in cui riesce a trovare lavoro solo la metà degli studenti. Ma l'ultimissimo posto in classifica è riservato a Giurisprudenza: 4 su 10 gli occupati. Nonostante i grandi sforzi accademici, i sei sfortunati rimangono a lungo inoperosi o in cerca di altre occupazioni.
Molti sono i commenti dei ragazzi che hanno preso visione di tale classifica, ma ancor più numerose sono le lamentele sui dati statistici considerati poco realistici. Reali o non reali, quello che rimane certo è che l'attuale situazione lavorativa italiana non è certo delle più rosee per noi giovani. Come già detto all'inizio però, non tutte le professioni soffrono la crisi : ecco quindi i famosi green jobs.
Dal settore agroalimentare, al forestale, a quello delle biotecnologie, a quello economico, fino al commerciale, la Green Economy sta lentamente prendendo piede anche nel nostro caro stivale.
Ma cosa sono di preciso i green jobs? Quali università bisogna frequentare per intraprendere questa carriera? Vediamone alcuni insieme!
Il significato letterale di questo termine inglese è "lavori verdi", cioè tutte quelle figure professionali che ruotano attorno ai servizi e alle industrie di stampo ecologico.
Molte sono le professioni che rientrano in questa definizione. Sotto giurisprudenza troviamo l'eco-avvocato, per il quale non esiste ancora una formazione specifica dopo la laurea in Diritto. Molte aziende, a causa delle leggi sempre più rigide e restrittive sull'ambientale, necessitano di figure esperte in materia. Anche nel mondo dell'organizzazione di eventi cominciano a comparire nuove figure che si occupano di rendere festival, concerti e feste private a basso impatto ambientale, offrendo allo stesso tempo buffet con prodotti a chilometri zero. Per quanto riguarda il turismo, c'è una forte richiesta di guide con conoscenze botaniche, geologiche e zoologiche, visto il numero sempre maggiore di turisti che preferisco intraprendere viaggi all'insegna della natura e dei paesaggi naturali. Il progettista verde è colui che integra conoscenze sull'edilizia con quelle paesaggistiche, occupandosi infatti della gestione di giardini e di aree verdi cittadine. Solitamente è un architetto o un agronomo.
Il chimico ambientale è una figura tecnica che si occupa di smaltire correttamente i rifiuti industriali e di scegliere quei materiali che, causando meno impatti sull'ambiente rispetto ad altri più tradizionali, vengono destinati alla produzione. Il bioingegnere, nonostante anch'esso non abbia ancora un percorso formativo ben preciso, è diventato fondamentale nelle aziende che decidono di utilizzare nuovi materiali industriali biocompatibili. Richiesto anche per la progettazione di impianti di smaltimento dei rifiuti o di bonifica di siti contaminati.
In un periodo dove le tematiche verdi hanno sempre più rilevanza, piccole e grandi aziende sono consapevoli del fatto che la loro reputazione dipende ormai in gran parte dai comportamenti etico - ambientali che decidono di adottare.
Da qui, l'utilizzo di materie prime riciclate, la riduzione di sprechi energetici e la diminuzione (o compensazione) della produzione di CO2. Diventa allora fondamentale l'assunzione di personale con competenze relative all'ambiente o alle energie rinnovabili. Secondo lo studio di due giovani ricercatori della Bocconi, Federico Pontoni e Niccolò Cusumano, se l'Italia si impegnerà a seguire l'onda della Green Economy, nel 2020 ci saranno più di un milione di nuovi posti di lavoro tra occupazione diretta, indiretta e indotta nelle attività "green friendly"!
Dirigersi verso la creazione di un'economia sostenibile, riducendo sprechi e abusi, oltre a migliorare le nostre vite, diventerebbe anche l'occasione per creare nuove professioni per i futuri giovani.