L’impresa Holzmar di Longiarù (Val Badia), una delle aziende del cluster Legno e tecnica del Tis innovation park, ha realizzato la “Loghouse” esclusivamente con tronchi d’albero, senza agenti chimici e senza alcun isolante, a parte la naturale lana di pecora.
Ad occuparsi della costruzione è stato il carpentiere Othmar Castlunger, che per imparare a farle si è specializzato a Bieberach, in Germania. L’artigiano badiota spiega i benefici delle sue Loghouse: «Calmano le persone, perché c’è vita dentro il legno. Ogni tronco racconta la sua storia, la senti quando lo tocchi». Cosa contraddistingue queste particolari casette? La luce interna ed esterna che sprigionano, il legno lucido senza l’utilizzo di prodotti chimici. La corteccia viene tolta con un’idropulitrice per non danneggiare il tronco. L’intaglio è a cuneo anziché tondo, come avviene per le tradizionali Blokhouse tedesche, il tronco lavorato non presenta fessure dove potrebbe ristagnare l’acqua, mentre l’isolamento termico è garantito da lana di pecora, che assorbe umidità e la restituisce all’occorrenza. I tronchi – dice l’artigiano – li sceglie personalmente nel raggio di 100 km da dove sorgerà la costruzione. Niente emissioni di Co2, quando la casa sarà abbattuta rimarrà semplicemente il legno di cui è fatta. Per costruzioni di 100 mq, il prezzo non supera di molto quello di una casa tradizionale. E’ la manodopera qualificata ad incidere maggiormente sul costo finale (per circa l’80%).
Però, nonostante siano perfettamente ecocompatibili, in mancanza di isolanti dai parametri riconosciuti non possono ottenere la certificazione CasaClima, ideata e sviluppata proprio in Alto Adige. Ma Castlunger non molla e sta realizzando un prototipo con ulteriori accorgimenti tecnici per dimostrare che la sua «Loghouse» rispetta i parametri di efficienza energetica.
Facciamo il tifo per lui!