Il Gruppo Muthoot, una storica società finanziaria indiana, ha lanciato, in collaborazione col Wwf, un nuovo progetto di conservazione per proteggere gli elefanti asiatici. Questi pachidermi, infatti, proprio come i loro parenti africani, sono minacciati dal bracconaggio e dalla perdita di habitat. L’alterazione demografica è dovuta principalmente al fatto che, a differenza degli elefanti africani, in Asia solo i maschi hanno le zanne, così in molti gruppi è rimasto un solo maschio adulto per ogni cento femmine, con un conseguente crollo delle nascite che minaccia la sopravvivenza della specie.
Il progetto si chiama “Friends for life” ed ha l’obiettivo di minimizzare i conflitti fra uomini ed elefanti e di tutelare l’habitat degli animali. Purtroppo, infatti, in India più di 200 uomini sono rimasti uccisi negli incidenti con gli elefanti tra il 2008 ed il 2012, mentre sono stati circa 160 gli animali abbattuti per bracconaggio nell’ultimo anno. La partnership mira proprio a ridurre le perdite di vite umane e animali e i danni ai villaggi. Per questo, l’iniziativa provvederà alla realizzazione di recinzioni elettriche a bassa intensità che possano dissuadere gli elefanti dall’avvicinarsi troppo ai villaggi e l’istituzione di squadre anti-bracconaggio per vigilare sugli animali.
Sempre in collaborazione col Wwf questa iniziativa è stata anche supportata ed integrata da una campagna informativa on line, sui social network, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’ importanza della conservazione degli elefanti e della difesa della biodiversità. George Alexander Muthoot, direttore del Gruppo Muthoot, dichiara - “La nostra società si è sempre distinta per gli sforzi nella protezione dell’ambiente e della fauna selvatica. Il conflitto tra uomo ed elefanti è essenzialmente dovuto alla lotta per lo spazio e le risorse”. Il 60 per cento della popolazione di elefanti asiatici del mondo vive in India, di conseguenza, si tratta certamente di una grande resposanbilità.
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