Passare da “piantare alberi” a “far crescere alberi”, ragionando in un’ottica di lungo periodo. Scegliere le giuste specie ed aver la possibilità di farne crescere un numero sufficiente. Includere le comunità locali come scelta fondamentale per il successo di ogni attività che miri a far crescere alberi e non solo a piantarli. Questi i 3 messaggi chiave del più grande forum digitale al mondo sulle sfide ambientali globali, dal titolo “Piantare alberi può salvare il nostro pianeta?”. Come Treedom siamo felici ed orgogliosi di riconoscere in questi messaggi il senso del nostro lavoro fin dalla nostra fondazione nel 2010.
Can tree planting save our planet?
Con questa domanda si è aperto, il 29 settembre scorso, l’incontro organizzato dal Global Landscapes Forum, che connette oltre 4.000 associazioni in tutto il mondo impegnate nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dell'Accordo di Parigi sul clima. Quasi 5.000 partecipanti provenienti da 123 paesi sintonizzati sul forum, che comprendeva 27 presentazioni e ha raggiunto almeno 5 milioni di persone attraverso il social i media. I punti decisivi di un dibattito ampio - non solo nei numeri, ma anche nei temi affrontati - sono stati riassunti nel report finale che potete leggere qui). Per darvene una sintesi ancora più essenziale ci siamo concentrati sui 3 punti indicati da Tony Simons (Director General, World Agroforestry) e Robert Nasi (Director General, Center for International Forestry Research).
Da “piantare alberi” a “far crescere alberi”
“L’albero giusto per il posto giusto e lo scopo giusto: i piantatori di alberi dovrebbero diventare coltivatori di alberi con un orizzonte temporale a lungo termine”. Che questa sia la prima e più importante sfida per chi crede nella prospettiva di un mondo più verde, è ciò che più nettamente è emerso da tutti gli interventi del forum.
Piantare un albero non significa gettare un seme, è un lavoro molto più complesso. Non solo da un punto di vista tecnico - servono infatti competenze e risorse per creare luoghi adatti a far germinare e crescere i piccoli alberi - ma anche e soprattutto da un punto di vista strategico. Passare da essere “piantatori” di alberi a “coltivatori” di alberi, significa infatti ragionare sul medio e lungo periodo e per questo è necessario individuare l’albero giusto per il posto giusto e lo scopo giusto.
Noi a Treedom lavoriamo secondo quest’ottica da molti anni e siamo felici ed orgogliosi che questo approccio sia quello che una più vasta comunità indica come la scelta vincente per il futuro. La scelta degli alberi da piantare nei nostri progetti avviene, infatti, grazie ad un dialogo con le comunità coinvolte, proprio perché saranno loro a prendersene cura nel tempo. Affinché questo avvenga è necessario individuare alberi che sappiano essere utili, ciascuno con la propria funzione e tutti insieme - secondo la filosofia dei sistemi agroforestali - per creare un ecosistema capace di mantenersi nel tempo.
Semi di qualità nelle quantità necessarie.
“L’albero giusto richiede la giusta fonte di semi. Piantare e coltivare una gamma diversificata di alberi significa avere a disposizione semi di qualità nelle quantità necessarie”. Anche questo aspetto - nient’affatto banale - è al centro del lavoro di Treedom da molti anni. La creazione di vivai attrezzati e la formazione di personale capace di farli vivere, è una delle attività nelle quali abbiamo investito negli anni, consapevoli che solo in questo modo saremmo riusciti a creare l’infrastruttura principale per svolgere il nostro lavoro in maniera efficace. All’interno di questi vivai siamo in grado di far germinare grandi quantità di semi di specie diverse di alberi, assicurando a ciascuno le condizioni ideali per crescere fino al momento più opportuno perché sia trasferito a terra.
Il ruolo delle comunità
“L’inclusione delle comunità locali, delle donne e dei giovani è vitale per contribuire a garantire la sopravvivenza di ogni albero piantato”. Questa affermazione, che chiude la sintesi del forum, è parte del DNA di Treedom fin dal giorno della sua fondazione, avvenuta nel 2010, ed è ciò che chiude il cerchio di ciò che significa essere “coltivatori di alberi” e non semplicemente “piantatori”. Coinvolgere le comunità locali fin dal primo momento è indispensabile per avviare e poi realizzare ogni progetto, con la prospettiva di vederlo crescere e sviluppare con successo. Sono le comunità locali ad essere impegnate in prima persona, sono loro a prendersi cura degli alberi, sono loro a godere dei loro frutti. Sono loro, in definitiva, la migliore garanzia che quegli alberi saranno protetti e curati per poter crescere e vivere il più a lungo possibile. Nel tempo abbiamo avuto molteplici occasioni di vedere confermata la bontà di questa nostra convinzione (di recente anche una ricerca del reparto forestale dell’Università di Yale aveva affrontato in modo estremamente interessante questo argomento), ma vedere riconosciuto questo principio come cardine di una strategia globale per realizzare un mondo più verde ci conferma nella bontà del nostro lavoro ed è uno sprone per cercare di realizzarlo in modo ancora migliore e ancora più grande!
Let’s Green The Planet!