Ecocidio, il quinto crimine internazionale

set 08, 2021 | scritto da:

Una ONG ambientalista reclama l’introduzione del crimine di “ecocidio” in modo che gli atti che causano «danni all'ambiente gravi e diffusi o di lungo termine» possano essere giudicati dalla Corte penale internazionale. 

Che cos’è l’ecocidio?

È la ONG Stop Ecocide Foundation a proporre la definizione di "ecocidio" come 

atti illegali o sconsiderati commessi con la consapevolezza che esiste una probabilità sostanziale di danni gravi e diffusi o a lungo termine all'ambiente che da quegli atti derivano.

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Homepage Stop Ecocide International

La definizione è stata redatta da dodici esperti legali di tutto il mondo: lo scopo è creare uno strumento con cui ritenere responsabili delle loro azioni i “grandi inquinatori”, compresi i leader mondiali e le grandi aziende.

Se adottato dalla Corte penale internazionale (ICC) dell’Aia, l'ecocidio diventerebbe il quinto crimine perseguito dal tribunale, insieme ai crimini di guerra, i crimini contro l'umanità, il genocidio e il crimine di aggressione.

Che cos’è la Corte Penale Internazionale?

La Corte penale internazionale è competente per quattro gravissimi crimini che riguardano la comunità internazionale: il genocidio, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra e il crimine di aggressione. 

ICC

Dal sito ufficiale della Corte Penale Internazionale

Anche se la sua influenza ha molti limiti:

  • può giudicare solo delitti commessi a partire dal 2002;
  • può pronunciarsi solo sui crimini di sua competenza;
  • può pronunciarsi solo se l’autore di tale delitto sia cittadino di uno dei 123 paesi che hanno sottoscritto il suo trattato istitutivo, o se il crimine si sia verificato nel territorio di uno di questi 123 paesi.

Ha comunque un peso importante sulla comunità internazionale, ecco perché l’aggiunta dell’ecocidio alla lista dei crimini di sua competenza potrebbe aiutare a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Perché c’è bisogno di una legge sull’ecocidio?

Se in molte legislazioni esistono già reati simili (in Italia per esempio il reato di disastro ambientale esiste dal 2015), l’approvazione di questa definizione segnerebbe una svolta, aprendo la possibilità per la natura di contare legalmente come entità protetta a livello internazionale.

Il 20 luglio scorso, la Francia ha approvato una legge sull’ambiente e il clima che contiene il termine ecocidio, mentre Papa Francesco ha chiamato la comunità internazionale a riconoscere l’ecocidio come quinto crimine contro la pace.

Punire i responsabili è un importante deterrente, ma lo è anche agire su altri fronti, sostenendo progetti di sviluppo sostenibile che possano diventare una valida alternativa ai modelli che impattano troppo negativamente sull’ambiente. Piantare alberi in sistemi agroforestali fa esattamente questo. Scopri come i nostri progetti portano benefici all’ambiente e alle persone che lo abitano.


Fonti:

 

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