La leggenda di Ganesha e il mango
gen 17, 2023 | scritto da: Tommaso Ciuffoletti
Storie sotto l'albero - Miti e leggende dal mondo.
La storia di Ganesha e il mango.
Dei tanti miti hindu ce n’è uno che racconta in modo sublime l’importanza dell’amore nel costruire quei legami che si chiamano famiglia. Protagonista della nostra storia è Ganesha, tipicamente raffigurato con una testa di elefante provvista di una sola zanna, ventre pronunciato e quattro braccia. In questo caso Ganesha è nelle sue vesti di bambino (Bala Ganapathi) e nelle sue quattro mani tiene: una canna da zucchero, un dolce, un ramo ed un frutto dell’albero di mango. Ed è proprio questo mango al centro della storia, un frutto divino, il cui nome è Jnana palam.
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Quel giorno il piccolo Ganesha era a casa in compagnia del fratello Kartikeya, un giovane prestante che si muove a cavallo di un meraviglioso pavone indiano, e dei genitori, il padre Shiva e la madre Parvati, quando arrivò a far visita alla famiglia il viandante Narada.
Narada è un saggio viaggiatore, ma spesso si comporta in modo malizioso. È infatti noto per essere un po' impiccione e non di rado provoca conflitti tra gli dèi per il proprio divertimento. Al vederlo arrivare Shiva e Parvati annusano subito aria di guai, ma il senso di accoglienza impone loro di aprire la propria casa e dargli il benvenuto.
"Grazie per avermi accolto! In cambio vi offrirò questo bel frutto" disse Narada, tirando fuori dalla propria tasca un meraviglioso mango ed offrendolo a Shiva. "Grazie a te saggio Narada - rispose Shiva - ma lascia che io lo doni a colei che amo, Parvati". Shiva porse così il frutto a Parvati, che però, vedendo che i suoi due figli sembravano assai incuriositi da quel bel frutto, a sua volta parlò, "Grazie, ma questo dono mi farebbe assai più felice se saranno i miei figli a riceverlo".
Prese quindi il frutto e stava per dividerlo in parti uguali, quando Narada la fermò. "Questo frutto non può essere diviso! Deve essere mangiato da una sola persona". Shiva e Parvati capirono l'inganno di Narada, perché a quel punto entrambi i loro figli desideravano per sé quel frutto.
"Perché non facciamo una gara - suggerì ancora Narada - ed il vincitore otterrà il frutto". Shiva e Parvati, sospirando, accettarono la proposta.
"Sarà una gara di velocità: il primo dei due bambini che per primo correrà 3 volte intorno al mondo intero, vincerà il prezioso mango". Al sentire queste parole di Narada, il piccolo Ganesha si vide spacciato. Come poteva lui, con le sue piccole gambe, competere in velocità con il fratello Kartikeya, così agile, slanciato e capace di cavalcare quel rapidissimo pavone? Ma ormai la cosa era decisa e così Narada diede il via.
Kartikeya partì rapido come il vento per compiere rapidamente 3 giri intorno al mondo e tornare a casa. Come rientrò trovò Narada, i suoi genitori e suo fratello Ganesha, che aveva in mano il Mango. Stupefatto dalla cosa, lui che pensava di avere la vittoria in tasca, esclamò "Come ha fatto Ganesha a vincere il frutto!".
"Vedi Kartikeya - gli rispose sua madre Parvati - mentre tu correvi rapido intorno al mondo, Ganesha ha compiuto tre piccoli giri intorno a me e a vostro padre Shiva, perché noi siamo tutto il suo mondo".
Kartikeya capì e accettò la sconfitta.
Una storia semplice e bellissima. E se vi è venuta voglia di piantare il vostro albero di Mango (magari proprio per donarlo a qualcuno) potete dare un'occhiata su Treedom!