Il Malawi è un Paese dell’Africa orientale con paesaggi mozzafiato, con 1,8 milioni di ettari adibiti a parchi nazionali e riserve naturali. Il parco più grande è il Lago Malawi - un incredibile ecosistema che ospita migliaia di piante e animali unici. E proprio qui, sulle rive del Lago Malawi, è in corso il nostro nuovo progetto, realizzato insieme al partner locale NBUC.
Era giunto il momento che Luca (Forestry Manager) e io (Content Manager) facessimo una chiacchierata con Geoffrey Manasseh. Geoffrey ha un carisma e un entusiasmo contagiosi, ed è l’artefice di questo progetto lanciato qualche anno fa. Ci ha raccontato la sua storia, ci ha parlato della situazione in Malawi e dei grandi progetti per il futuro.
Geoffrey: Grazie! Sono felice che finalmente ci incontriamo di persona. Non parlo un inglese perfetto, ma proviamoci! (ride). Sono Geoffrey, ho 35 anni e sono il responsabile del progetto di piantumazione di alberi che stiamo realizzando insieme qui a Nkhudzi Bay. Sono molto amante dell’ambiente e credo che abbiamo bisogno di cambiamenti.
Geoffrey: Ci troviamo nella parte orientale del Malawi. Questa regione purtroppo ha poche infrastrutture e una situazione economica difficile. Negli ultimi anni si sono aggiunti gli effetti del cambiamento climatico, che naturalmente hanno inciso anche sul nostro Paese. Sono un uomo di mezza età e mi ricordo che qualche decennio fa qui le cose andavano meglio.
Luca: Come sarebbe a dire di mezza età? Io sono alla soglia dei quarant’anni, ora mi sento davvero vecchio (ride). Scherzi a parte, questo vi fa capire quanto il Malawi sia una nazione veramente giovane e ad ad ogni visita in questo Paese me ne rendo nuovamente conto. Spetta a tutti noi cambiare le cose.
Geoffrey: Proprio così! Qui le prospettive scarseggiano per i ragazzi. Le potenzialità del Malawi sono enormi. NBUC esiste dal 2013 e già allora puntava al miglioramento delle condizioni di vita dei giovani.
Geoffrey: Abbiamo invitato tutti a cercare insieme le soluzioni. Infine, abbiamo deciso di abbandonare le monocolture legate a una impostazione a breve termine per puntare di nuovo sulle coltivazioni tradizionali, su qualcosa che i nostri antenati hanno praticato per migliaia di anni. E che dire, ha funzionato! Vogliamo pensare ai prossimi anni, non solo ai prossimi giorni!
Luca: Ben detto, Geoffrey! La chiave sta nelle soluzioni a lungo termine. Anche noi (di Treedom) dobbiamo fare la nostra parte.
Geoffrey: Esatto… con il know-how, l’esperienza e anche il supporto finanziario. Sul nostro cammino abbiamo incontrato più volte rappresentanti governativi o promotori di altre iniziative, ma senza risolvere i nostri problemi logistici, legati ad esempio alla necessità di irrigare migliaia di piantine. Solo con Treedom abbiamo potuto stabilire una partnership grazie alla quale la nostra missione diventa realtà.
Geoffrey: È veramente una storia particolare! Avevo postato un servizio sulle nostre attività su un blog ambientale descrivendo i problemi che ci troviamo ad affrontare. Una responsabile del coordinamento ambientale negli Stati Uniti ha visto il post e ha offerto il suo aiuto. Credo sia stata lei a rivolgersi a Treedom.
Luca: Sì, giusto! È stato veramente un caso! Questa donna, Lauren, mi ha parlato di “questo tipo del Malawi”. Il resto è storia. Non potremmo essere più felici della piega che hanno preso gli eventi. Dopo pochi mesi, ero già sul posto.
Il Malawi è un Paese di una bellezza mozzafiato, che però deve affrontare diversi problemi. Quali erano i punti più critici?
Geoffrey: Il Malawi è uno dei Paesi più poveri al mondo, dove tante persone guadagnano meno di 100 dollari al mese, anche da noi. A questo si aggiunga una mentalità sbagliata, per cui molti hanno abbattuto gli alberi, di cui avrebbero avuto invece bisogno, solo per avere la legna da ardere per il giorno dopo. Ma non possiamo limitarci a guardare al giorno dopo giorno! Sono mancati un piano a lungo termine ben articolato, il supporto tecnico per il trasporto e la coltivazione e piantine di alta qualità.
Luca: Non è stato facile far capire che i frutti (letteralmente) germoglieranno solo tra qualche anno. Con una miscela di alberi da frutto e specie locali di supporto. Credo, però, che nel frattempo si sia creato un buon rapporto di fiducia.
Geoffrey: Ne siamo felicissimi! Creare dal nulla questo progetto è stato veramente impegnativo, ma siamo molto fieri di quello che abbiamo realizzato insieme. Ogni giorno c'è qualcuno che viene a bussare alla nostra porta per sapere come diventare parte del progetto.
Luca: Investire in una struttura sostenibile è stata la decisione più importante di NBUC. Speriamo di essere riusciti a contribuire - crediamo in questo progetto e nelle sue potenzialità.
Geoffrey: Proprio così! L’obiettivo per l’anno prossimo sono 42.000 alberi. Sono certo che ci riusciremo.
Lo siamo anche noi, Geoffrey! Un'ultima domanda: come spiegheresti la missione di NBUC?
Geoffrey: È una grande opportunità e mi sento responsabile di questa missione. Quello che vogliamo è chiarissimo: assicurare un futuro verde alla nostra regione e sicurezza economica ed alimentare a queste persone. Ma penso anche alla gioventù di questo Paese. Istruzione, formazione e prospettive - possiamo cambiare il futuro delle giovani e dei giovani se diamo loro una ragione di restare. Secondo me, ogni singolo albero va a beneficio di tutti i 19 milioni di abitanti del Malawi. E questa è una motivazione forte!
Grazie per l’incontro!
Se desideri piantare un albero nel Malawi, lo puoi fare qui. Per saperne di più della storia di NBUC e Geoffrey: vai sul sito web. Lì troverai sempre foto aggiornate del progetto di Nkhudzi.