In Treedom ci piace dire che dietro ogni albero c’è una storia. Ma non è solo una storia emozionante: è anche una storia fatta di numeri, di dati, di cambiamenti concreti.
È per questo che oggi siamo entusiasti di raccontare una novità che segna l’inizio di un percorso importante: la collaborazione tra Treedom e Regg3, una società specializzata nella misurazione dell’impatto sociale, economico e ambientale.
Regg3 è una start-up che ha sviluppato una metodologia per valutare gli effetti reali di interventi come quelli che portiamo avanti nei nostri progetti. Una metodologia rigorosa, basata su un protocollo che è stato certificato da RINA, uno dei più importanti enti terzi validatori a livello nazionale.
È una novità che ci rende orgogliosi, perché ci consente di fare un passo avanti in una direzione che ci sta a cuore: quella della trasparenza e dell’affidabilità.
Chi ci conosce lo sa: da anni lavoriamo per generare un impatto positivo, sia per l’ambiente che per le persone. E nel tempo abbiamo collaborato con università, centri di ricerca, esperti, per capire e raccontare meglio i risultati dei nostri progetti. Ma questa nuova fase – lo diciamo con convinzione – è qualcosa di diverso.
L’approccio di Regg3 parte da una domanda fondamentale: di cosa ha davvero bisogno un territorio?
A partire dai dati pubblicati da enti internazionali autorevoli come FAO, World Bank e molti altri, Regg3 analizza i gap socio-economici e ambientali nei Paesi in cui operiamo: mancanza di nutrizione adeguata, accesso all’istruzione, tutela della biodiversità, opportunità di reddito. Su questi gap costruisce una mappa del bisogno del Paese, facendo riferimento soglie obiettive e misurabili. Una volta calcolati tali bisogni, Regg3 ci aiuta a comprendere quanto e come i nostri progetti contribuiscono a colmarli.
È un lavoro ambizioso, che unisce dati, scienza e realtà sul campo. E che ci permette non solo di dire che un albero è stato piantato, ma anche di spiegare in che modo quell’albero (insieme a tanti altri) ha fatto davvero la differenza per chi vive in quel luogo.
È importante dirlo con chiarezza: siamo all’inizio di questo percorso. I primi risultati di analisi sono attesi per l’estate, e sappiamo che per rendere sempre più precisi e certificabili i dati dei nostri progetti ci aspetta ancora tanto lavoro.
Ma questa, più che una difficoltà, è per noi una bellissima occasione.
Innovare è nel nostro DNA. E innovare, a volte, significa mettersi in gioco anche nelle cose più complesse. Come migliorare i sistemi di raccolta dati, come verificare con sempre maggiore accuratezza l’effetto delle nostre attività.
Lo facciamo non per dovere, ma per convinzione: perché vogliamo che ogni albero che piantiamo non solo cresca nel terreno, ma anche nella fiducia di chi crede in noi.
Insieme a Regg3, vogliamo costruire un sistema che renda l’impatto dei nostri progetti sempre più visibile, misurabile e raccontabile. Un sistema che non si basi solo su buone intenzioni, ma su numeri solidi, protocolli riconosciuti e un’analisi che guarda in profondità.
Siamo convinti che questo renderà il nostro lavoro ancora più utile, più comprensibile e più capace di generare cambiamento.
Stiamo muovendo il primo passo di un cammino lungo, ma necessario.
E come in ogni viaggio che vale la pena intraprendere, la parte più bella è proprio quella che ci aspetta.