La ricerca sulle soluzioni naturali per la depurazione dell’acqua sta acquisendo crescente attenzione, soprattutto in contesti in cui l’accesso a tecnologie complesse o costose è limitato. In questo scenario, la pianta Moringa oleifera ha il potenziale per diventare una risorsa promettente: oltre agli usi nutrizionali già noti, i semi di Moringa oleifera dimostrano proprietà coagulanti, flocculanti e antibatteriche in acqua torbida o contaminata. Questo articolo analizza i meccanismi d’azione, l’efficacia documentata, i limiti tecnici e le potenzialità di impiego nei progetti della Treedom. Ci sono alcuni dati ripresi da ricerche scientifiche che potrebbero sembrare non facilissimi da leggere, in realtà sono numeri piuttosto accessibili, ma in ogni caso potete saltarli senza perdere il senso generale di questo articolo.
L’acqua è vita. Eppure, oggi, quasi 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a acqua potabile sicura. Per chi la dà per scontata, è facile dimenticare quanto sia preziosa e fragile questa risorsa. In molte regioni, contaminazione, torbidità e batteri rendono l’acqua dei fiumi o dei pozzi non bevibile, e le tecnologie convenzionali per purificarla sono costose o difficili da implementare.
E se ci fosse un modo semplice, naturale e sostenibile per rendere limpida l’acqua torbida? Da millenni, alcune comunità nei paesi tropicali hanno scoperto un piccolo segreto verde: i semi dell’albero di Moringa oleifera, capaci di “pulire” l’acqua grazie a proteine naturali che agiscono come coagulanti e flocculanti. Non è magia: è biochimica naturale al servizio della vita.
La flocculazione è un processo chimico-fisico che aggrega piccole particelle sospese in un liquido per formare aggregati più grandi e facilmente separabili, chiamati fiocchi. Viene spesso utilizzata per chiarificare l'acqua, sia per il trattamento delle acque potabili e reflue, sia per la manutenzione delle piscine, tramite l'aggiunta di prodotti chimici specifici (flocculanti).
Come funziona:
. Aggregazione di particelle: Le sostanze chimiche (flocculanti) neutralizzano le cariche elettriche superficiali delle microparticelle sospese, rimuovendo le forze repulsive che le tengono separate.
. Formazione di fiocchi: Le particelle destabilizzate si avvicinano e si scontrano, aggregandosi in fiocchi più grandi e pesanti.
. Separazione: I fiocchi formati precipitano sul fondo o possono essere trattenuti più facilmente da un sistema di filtrazione.
I semi di Moringa oleifera contengono proteine solubili a basso peso molecolare, cationiche (caricate positivamente) che, quando immesse in acqua grezza, si legano alle particelle sospese (generalmente caricate negativamente: argille, silt, microrganismi, sostanze organiche) inducendo proprio flocculazione e sedimentazione.
Uno studio condotto dall’Uppsala University ha evidenziato che i floc formati dal coagulante della moringa sono più “compatti” rispetto ai floc generati da coagulanti sintetici, favorendo una più efficiente separazione. In dettaglio, ad esempio, in acque con torbidità iniziale (NTU) elevate, l’estratto di semi ha mostrato riduzioni significative: uno studio condotto in Etiopia ha evidenziato che una dose di 0,016 g/L (grammi litro) di polvere di semi ha ridotto la torbidità da ~208.3 NTU a ~33.66 NTU (che corrisponde all'83,84% di riduzione) per un campione di acqua di fiume.
Non solo, ma ci sono evidenze che l’efficacia della moringa è maggiore in acqua con elevata torbidità: uno studio ha mostrato che con acqua >200 NTU (quindi acqua molto torbida) la riduzione è superiore rispetto ad acqua a bassa torbidità.
Questo significa che siamo di fronte ad una fonte naturale dal grande potenziale di purificazione dell'acqua, sotto il profilo della capacità di far precipitare microrganismi e sostanze organiche potenzialmente pericolose per il nostro organismo.
Oltre alla funzione fisico-chimica di rimozione delle particelle, alcuni studi indicano che l’estratto dei semi e delle parti della pianta ha anche proprietà antimicrobiche: il trattamento con polvere di seme ha mostrato riduzioni della carica batterica (coliformi, Escherichia coli) fino a ~97% in certi test. Uno studio ha valutato l’aggiunta di polvere di semi in un prototipo di impianto di acque reflue domestico, rilevando che la carica batterica totale è scesa da ~1.73×10¹⁰ CFU/L a ~6.67×10⁶ CFU/L; le efficienze di rimozione per fecali coliformi e E. coli resistenti ad ampicillina erano 99% e 96% rispettivamente.
L’Escherichia coli (E. coli) è una specie del batterio del genere Escherichia, che fa parte del microbiota intestinale dell’uomo e di altri animali a sangue caldo. La maggior parte dei ceppi di Escherichia coli sono innocui, dal momento che questo microrganismo vive da commensale nel nostro organismo, ma alcuni ceppi possono essere causa di patologie più o meno gravi, che nella maggior parte dei casi interessano l’intestino e l’apparato urinario. Spesso contaminazioni da E. Coli si causano in presenza di escrementi e scarichi che versano in corsi d'acqua. Ecco perché l'efficacia della Moringa contro questo batterio è particolarmente rilevante, soprattutto in contesti in cui esso può sovente essere presente in acque che vengono a contatto con l'uomo.
Ci sono ovviamente una serie di fattori che influenzano l'efficacia dei semi di Moringa, qui vediamo i principali.
Serve utilizzare una dose ottimale non sempre facile da determinare: la quantità di estratto/seme necessario dipende infatti fortemente dalla torbidità iniziale dell’acqua. Con torbidità maggiori serve maggiore dosaggio fino a un punto di saturazione oltre il quale l’efficacia si stabilizza o declina.
Anche la composizione ionica dell’acqua, pH, presenza di oli e residui nella polvere di seme (ad esempio l’olio nei semi può formare pellicole e ridurre l’efficacia dei floc) possono influire. Infine la qualità del seme, la varietà della pianta e il processo di estrazione sono tutti fattori che influenzano il risultato finale: uno studio comparativo tra proteine estratte da Moringa peregrina e Moringa oleifera ha mostrato differenze significative nell’assorbimento e nell’efficacia della flocculazione, suggerendo che la specie, le condizioni di crescita e il trattamento della materia prima possono modificare la performance. La Moringa oleifera è - alle conoscenze attuali - la pianta capace di produrre semi dalle qualità più performanti secondo i test condotti.
Ecco una sintesi dei risultati più rilevanti dalla letteratura:
Questi dati supportano l’idea che i semi di moringa siano una valida opzione naturale per la chiarificazione dell’acqua, particolarmente efficace in contesti con forte presenza di particelle sospese e contaminazione microbiologica.
Come mostrato dal nostro video, il procedimento per impiegare i semi di Moringa può essere molto semplice: i semi vanno essiccati, tolto il guscio esterno, macinati fino a polvere o preparati come estratto acquoso/proteico. Alcuni studi suggeriscono la rimozione dell’olio prima della preparazione dell’estratto, per migliorare la performance.
Occorre agitare un poco dopo l’aggiunta del coagulante, aspettare la sedimentazione e infine si può procedere alla filtrazione del floc.
Integrazione nei sistemi di trattamento
Nei contesti rurali o di emergenza: l’uso diretto della polvere di seme rappresenta una soluzione a basso costo e a bassa tecnologia, ma in impianti più strutturati (acque rifluite, comunitarie), la moringa può integrarsi come coagulante naturale in tandem con altri trattamenti (filtrazione, disinfezione, adsorbimento).
Nell’ambito dei nostri progetti, piantare Moringa oleifera in comunità può fungere anche da risorsa locale per la gestione dell’acqua: raccolta semi, preparazione locale dell’estratto, suo impiego da parte della comunità. Ma assume una valenza rilevante anche rispetto alla formazione per le comunità che piantano moringa, su come raccogliere i semi, preparare l’estratto, determinare dosaggio e tempo di contatto.
Vantaggi
Il coagulante è naturale, facilmente reperibile in molte regioni tropicali.
Riduce la dipendenza da coagulanti chimici (ad es. alluminio solfato) che possono avere costi, impatti ambientali o residui.
Promuove la circolarità: l’albero fornisce semi che diventano risorsa tecnica locale.
Limiti
Residui organici: l’uso della polvere del seme introduce materia organica (oli, carboidrati) che, se non gestita, può favorire lo sviluppo microbico post-trattamento.
Non sempre sufficiente da solo: alcuni studi segnalano che l’acqua trattata con il solo coagulante di moringa può non soddisfare tutti gli standard di acqua potabile, specialmente in termini di microrganismi residui.
Variabilità: efficacia dipende fortemente dalla qualità del seme, dalla specie, dal processo di estrazione e dalle condizioni dell’acqua in ingresso (torbidità, ioni, pH) — richiede monitoraggio e adattamento.
I semi di Moringa oleifera rappresentano una strategia tecnica di grande interesse per la purificazione dell’acqua, grazie al loro meccanismo di coagulazione/flocculazione e al potenziale antibatterico. Le evidenze sperimentali confermano che possono ridurre significativamente la torbidità e la carica microbica in condizioni di laboratorio o di campo.
Tuttavia, la loro applicazione richiede un’adeguata progettazione (dosaggio, qualità dell’acqua, gestione dei residui), e spesso va integrata con altri trattamenti per garantire acqua potabile conforme agli standard.
Per Treedom, il ruolo della moringa va oltre la piantagione: può diventare un ponte tra natura, tecnologia semplice e sviluppo comunitario.
Link utili
Uppsala University, “Better water purification with seeds from Moringa trees”, 2013. https://www.uu.se/en/press/press-releases/2013/2013-12-05-better-water-purification-with-seeds-from-moringa-trees / Agriculture and Food Security, “Potential of Moringa oleifera seeds as natural coagulant for water treatment”, 2018. https://agricultureandfoodsecurity.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40066-018-0177-1 / Springer, “The Potential of Moringa oleifera Seeds as a Natural Coagulant in Water Treatment”, 2023. https://link.springer.com/article/10.1007/s11270-023-06238-3 / PubMed, “Application of Moringa oleifera in domestic wastewater treatment for microbial load reduction”, 2023. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39567450/ / PubMed, “Comparative study of Moringa peregrina and M. oleifera seeds for water treatment”, 2019. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31784569/ / International Journal of Engineering Research & Development, “Preparation and application of Moringa seed extract for water clarification”, 2012. https://www.ijerd.com/paper/vol2-issue1/C02011421.pdf / MDPI Processes, “Natural coagulants and water treatment using Moringa oleifera”, 2025. https://www.mdpi.com/2227-9717/13/4/11 / EAJournals, “Comparative evaluation of natural coagulants in water purification”, 2020. https://www.eajournals.org/wp-content/uploads/Comparative-study.pdf