L’UE ha la più grande rete coordinata di aree protette al mondo, nota come Natura 2000 e costituita da quasi 27.000 siti terrestri e marini.
Secondo i dati diffusi da Eurostat, le aree terrestri protette, nel 2020, hanno raggiunto una estensione di oltre 764.000 km2, sostanzialmente la stessa dell’anno precedente e poco più (+0,50%) rispetto al 2015.
Eurostat per monitorare i progressi fatti dall’Unione Europea e dai singoli stati verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) definiti dall’Agenda 2030, ha associato a ciascuno dei 17 obiettivi alcuni indicatori.
In particolare per l'obiettivo 15, "Proteggere, ripristinare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità", uno degli indicatori utilizzati è Terrestrial sites designated under Natura 2000, 2019 (as % of total land area).
La biodiversità comprende il numero, la varietà e la variabilità di piante, animali e altri organismi, compresi gli esseri umani. Dipendiamo dalla ricchezza naturale del nostro pianeta per il cibo, l'energia, le materie prime, l'aria pulita e l'acqua che rendono possibile la vita e sono alla base delle nostre economie; pertanto, è essenziale prevenire una perdita di biodiversità - qualsiasi perdita può non solo minare l'ambiente naturale, ma anche i nostri obiettivi economici e sociali.
Alla fine del 2019, la Commissione europea ha adottato The European Green Deal, una visione ambiziosa per una transizione verde sostenibile che sia giusta e socialmente equa. La biodiversità è uno dei suoi principali settori di intervento.
Nel maggio 2020, la Commissione europea ha adottato la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030per arrestare il declino della biodiversità e riportare la natura nelle nostre vite.
Secondo i dati pubblicati da Eurostat, fra il 2011 ed il 2020 le aree terrestri protette nei paesi dell'Unione Europea a 27, sono passati da circa 758mila a 764mila km2, con un incremento di poco meno di 6mila km2 (+0,50%). Anche in questo caso gli ampliamenti maggiori delle aree protette si è verificato in Francia con +2.000 km2, seguita dalla Spagna con +941 km2, mentre l'Italia è al quarto posto per incrementi nel decennio con +572 km2. In alcuni paesi si è registrata una diminuzione delle aree protette, soprattutto in Svezia, con -1235 km2.
Ispra, nell'Annuario dei dati ambientali, mette a disposizione i dati relativi alle aree terrestri protette.
In Italia sono state istituite 843 aree protette terrestri (e terrestri con parte a mare) per una superficie protetta di oltre 3 milioni di ettari, pari a circa il 10,5% della superficie terrestre nazionale. Analizzando la serie storica (1922-2019) è possibile apprezzare, soprattutto a partire da metà anni '70, andamenti positivi in termini di aumento nel numero e nella superficie delle aree naturali protette terrestri, mentre dagli anni 2008-2009 si assiste a una certa stabilizzazione dei trend di crescita.
La Campania e l'Abruzzo sono le regioni in cui ricadono le estensioni maggiori, in termini di superficie terreste protetta. Per la Campania incide particolarmente le aree a Parco Naturale Regionale.
Ispra fornisce anche i dati relativi alle aree comprese in Rete Natura 2000 che interessano una superficie a terra di 5.843.817 ettari a terra, pari al 19,38% del territorio nazionale (dati aggiornati al dicembre 2020). La rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat. Comprendono le Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli".
Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse.