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Radici di parole - Attraverso il bosco
dic 02, 2024 | scritto da: Federica Massaro
Un incontro tra letteratura e natura. La rubrica dedicata ai libri che parlano di ambiente e sostenibilità.
Questo mese: attraversiamo il bosco. Tre libri imperdibili per chi lo ama, per imparare a conoscerlo e rispettarlo.
Walden, Vita nel bosco - Henry David Thoreau
Thoreau fu un celebre filosofo, scrittore, poeta statunitense del XIX secolo ancor oggi estremamente attuale. Il testo consigliato è uno dei suoi capolavori, un diario personale, filosofico e politico. Thoreau mette su carta i due anni, dal luglio del 1845 al settembre del 1847, vissuti completamente immerso nelle campagne e boschi del Massachusetts. Il tempo trascorso in simbiosi con la natura diventa uno spazio di riflessione grazie al quale critica senza reticenze la società americana, il suo mercantilismo ed utilitarismo prendendone radicalmente le distanze.
Farsi spazio tra le pagine
Walden, Vita nel bosco è erudito e poetico ma comunque accessibile, considerato da sempre il manifesto degli ambientalisti ed ecologisti più “radicali”. Un celebre passo del libro descrive bene l’autore e il perché delle sue scelte di vita: “Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, succhiare tutto il midollo di essa, volevo vivere da gagliardo spartano, per sbaragliare ciò che vita non era, falciare ampio e raso terra e riporre la vita lì, in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici”.
Stagioni - Mario Rigoni Stern.
Mario Rigoni Stern è uno di quegli scrittori di cui, una volta letto, non puoi più fare a meno. Poche settimane fa è stato il centesimo anniversario della sua nascita ed è giusto rendergli omaggio.
Visse per tutta l’infanzia in montagna (siamo nel primo Novecento) e conobbe in prima persona gli orrori della guerra. Un’esperienza terribile che accentuò la sua sensibilità letteraria ed il suo amore smisurato per la natura.
Il titolo scelto è un racconto autobiografico scandito dall’alternarsi delle stagioni. Un susseguirsi di ricordi e pensieri: le immagini della guerra, la fanciullezza, le prime conquiste in età adulta, ogni istante segnato dalla continua presenza della natura. Un libro attento e critico nei confronti dell’uomo che distrugge l’ambiente in cui vive senza rendersi conto delle conseguenze.
Farsi spazio fra le pagine
La stagione preferita dell’autore è l’autunno, tempo in cui il bosco si riveste del suo amabile silenzio; il suo contrario, la primavera, è invece scoperta, ricerca e novità. Questo estratto schietto ed evocativo le descrive perfettamente: “Se la prima neve che senti scendere in una notte di novembre è un invito a raccogliersi nei ricordi o nella lettura, la prima pioggia d’aprile che ascolti battere sul tetto ti dà ristoro e distensione, ritrovi un amabile sonno e poi, al mattino, il desiderio di andare, di uscire fuori a camminare in libertà e senza una meta perché la primavera non ha confini”.
Il Bosco è il mio Soggiorno - Markus e Frida Torgeby.
Questo libro è la ciliegina sulla torta per concludere un’ideale passeggiata attraverso il bosco. Markus Torgeby è famoso per “Running Wild” il suo primo libro che racconta l’amore per la corsa tra la natura più selvaggia.
Il bosco è il mio soggiorno è il racconto, quasi un diario-guida, attraverso parole e immagini, dei giorni che i coniugi Torgeby hanno trascorso a cielo aperto, tra alberi, animali e suoni nuovi. Un’esperienza unica che li ha formati. Un’esperienza non facile, di cui non edulcorano l’aspetto insidioso, ma ne mostrano con disinvoltura tanto gli ostacoli, quanto le bellezze.
Il desiderio, durante la lettura, è quello di preparare lo zaino e partire, provare questa vita almeno per qualche giorno. Connettersi con il verde e le sue sfumature, per prendere consapevolezza di sé e del mondo, per agire concretamente e salvaguardarlo.
Farsi spazio fra le pagine
Le fotografie facilitano la comprensione ma le parole aiutano a percepire l’emozione del vivere tra i boschi. Di seguito un passo tratto dal testo: “Credo nel dormire all'aperto, circondato dagli abeti slanciati, dal buio e dal freddo. Giacere supino e guardare le stelle, vedere il respiro diffondersi come una nuvola sottile davanti agli occhi. Accade qualcosa quando si è circondati da una stanza infinita”.
Buone letture … tra i boschi!