I pericoli della piantumazione con fanerogame marine nel Mediterraneo

mag 07, 2022 | scritto da:

Le origini delle fanerogame marine risalgono a molto tempo fa, probabilmente all'epoca in cui la terra era abitata dai dinosauri. Le fanerogame marine, ritenute ricche di proprietà benefiche, ultimamente sono molto elogiate per il loro ruolo nell'oceano. Eppure, riguardo a queste piante fiorite marine forse non tutto è esattamente come sembra.

Gli argomenti a favore delle fanerogame marine

Le fanerogame marine arrecano numerosi benefici all'ambiente circostante. Non da ultimo, formano un habitat protettivo per le popolazioni vulnerabili di creature marine. Ad esempio, il cavalluccio marino camuso e il cavalluccio marino spinoso sono specie protette nelle Isole Britanniche alle quali un'iniziativa quadriennale di reimpianto di fanerogame marine, avviata nel mese di aprile del 2021, offre maggiori opportunità di beneficiare di un rifugio sicuro. Finanziata dal programma LIFE dell'UE, l'iniziativa di reimpianto delle fanerogame marine sta ricevendo notevoli elogi.

Le fanerogame marine ospitano una vasta gamma di biodiversità; i risultati della ricerca indicano che in una prateria di fanerogame marine è possibile trovare un numero di animali 40 volte superiore rispetto alla sabbia nuda. In un santuario di fanerogame marine si rifugiano anemoni, gamberi, aragoste, meduse e un arcobaleno di altre specie ittiche. Nella sabbia intorno alle sue radici scavano piccoli organismi, tra cui anfipodi, echinodermi, vermi e altri. Quando le maree si ritirano, gli uccelli oceanici si nutrono di fili vaganti di fanerogame marine e dei gustosi molluschi che vi si nascondono.

Inoltre, le fanerogame marine costituiscono un habitat a carbonio blu, ossia immagazzinano anidride carbonica a lungo termine. Come le mangrovie e le paludi salate, le praterie di fanerogame marine offrono un sink biosferico che protegge l'atmosfera dalle emissioni eccessive di CO2.

Circa 60 specie diverse di fanerogame marine, dalle foglie piatte e verde smeraldo, si trovano nelle acque costiere poco profonde di tutto il mondo, anche lungo gran parte della costa degli Stati Uniti e del Canada. Le fanerogame marine aiuta a bloccare il deflusso di nutrienti in eccesso dall'agricoltura della terraferma e stabilizzano i sedimenti, favorendo la crescita delle mangrovie ed evitando l'erosione della spiaggia.



E allora qual è il problema?

Nonostante tutti gli aspetti positivi delle fanerogame marine, il loro apporto di gas serra in tutto il mondo è motivo di seria preoccupazione.

Le fanerogame marine, infatti, rilasciano una notevole quantità di metano nell'atmosfera terrestre. Da una relazione pubblicata nell'edizione del 14 febbraio del PNAS risulta che le fanerogame marine continuano effettivamente a produrre metano per molto tempo dopo la morte della pianta. La creazione di metano è imputabile in particolare ad alcune specie di fanerogame marine, tra cui la zostera marina e l'erba delle tartarughe (thalassia testudinum).

I ricercatori hanno concluso quanto segue:

"La capacità di questi sedimenti [di fanerogame marine morte] di produrre metano può persistere a lungo dopo la morte della prateria, continuando così a controbilanciare la funzione di carbonio blu di questi ecosistemi nel lungo periodo". Purtroppo la capacità di assorbimento di CO2 delle fanerogame marine impallidisce al confronto con le loro emissioni di gas metano.

Il metano è 25 volte più capace di intrappolare il calore nell'atmosfera terrestre rispetto all'anidride carbonica, il che significa che una produzione incontrollata di metano comprometterebbe sicuramente gli sforzi dei progetti di riforestazione come Treedom. Esistono molti modi migliori di amare il nostro pianeta rispetto ad espandere il dominio delle praterie di fanerogame marine generatrici di metano.

Come parte degli ultimi risultati della ricerca incentrata sulla Posidonia oceanica, che cresce nel Mar Mediterraneo, gli scienziati hanno scoperto quanto segue:

Le praterie di posidonia inoltre seppelliscono notevoli quantità di materiale vegetale sotto forma di enormi depositi di torba sotterranea [...] una caratteristica analoga alle torbiere terrestri, un'altra fonte riconosciuta di metano per l'atmosfera.

Ciò significa non solo che il metano viene creato a breve termine durante la vita dell'erba, ma anche che quando la pianta si degrada in strati sul fondale marino, viene immagazzinato altro metano che verrà rilasciato successivamente.

A quanto pare, la perdita periodica delle foglie di fanerogame mediterranee contribuirebbe alla produzione di metano. I ricercatori hanno osservato: "Poiché le piante di posidonia perdono le foglie tutto l'anno, ipotizziamo che i detriti fogliari risultanti depositati sui sedimenti non vegetati circostanti possano fungere da fonte aggiuntiva e persistente di precursori del metano di origine vegetale".

Si è lavorato molto per aumentare la consapevolezza in merito all'apporto globale dell'industria della carne alla produzione di metano. Tuttavia, quasi tutta l'attuale divulgazione relativa ai programmi di fanerogame marine ha un tono prevalentemente positivo ed evita di menzionare il loro contributo alla produzione di metano.

 

Fonti

 

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