Un’antica leggenda dei popoli precolombiani racconta la storia di due amanti fuggiaschi e degli avocadi che seminarono.
La costellazione di Orione è una delle più visibili dal nostro pianeta. Ciò è dovuto sia alla sua posizione, che alla luminosità delle stelle che la compongono. Non è dunque un caso che ad essa siano dedicate storie e leggende in moltissime culture e tradizioni. Una delle più originali è senza dubbio la leggenda diffusa presso le civiltà precolombiane del Centro America, che vede protagonisti Seriokai, sua moglie, un tapiro e gli avocado.
Seriokai, narra la leggenda, era un uomo che amava gli avocado e passava molto tempo a coglierli e mangiarli. Una vita serena, quella di Seriokai, che poteva godere della generosità di una natura che gli offriva spontaneamente i suoi ricchi frutti. Ma questa serenità non era destinata a durare, perché Seriokai aveva una moglie i cui gusti non staremo a commentare. I due vivevano in un villaggio in mezzo alla foresta, dove un giorno, mentre Seriokai era in giro a cogliere avocado, fece il suo ingresso un tapiro. Non chiedetemi come, ma il tapiro sedusse la moglie di Seriokai.
Seriokai, ignaro di ciò che era successo, il giorno dopo l’incontro tra sua moglie e il tapiro, tornò come ogni giorno nel bosco in cerca di avocado, ma stavolta la moglie si offrì di accompagnarlo. Ella lo precedeva fingendo di cercare legna da ardere e mentre Seriokai scendeva da un albero su cui si era arrampicato per coglierne i frutti, gli scagliò un sasso addosso, ferendolo ad una gamba. Mentre Seriokai cadeva ferito, lei corse via col tapiro, rubando anche il cesto pieno di avocado. Non esattamente un comportamento encomiabile.
Per sua fortuna, Seriokai fu trovato e soccorso da un suo vicino e come si fu ripreso, comprensibilmente irritato dall’accaduto, si mise in cerca degli amanti con intento non esattamente amichevole. Tornato sul luogo dove la moglie lo aveva ferito, trovò una scia di alberi di avocado che stavano crescendo nella foresta e la seguì. Quelli erano infatti gli alberi nati dagli avocado caduti dal cesto rubato.
Albero dopo albero arrivò fino ai confini del mondo, dove trovò i fuggiaschi. Accecato dalla rabbia scagliò una freccia colpendo il tapiro che, ferito, cadde oltre i confini del mondo. Come lo vide cadere, la donna - che evidentemente nutriva sentimenti profondi e sinceri per l’animale - si lanciò insieme e lui. E Seriokai? La leggenda vuole che ancora oggi li stia inseguendo. Seriokai, infatti, è rappresentato proprio dalla costellazione che per noi è Orione, sua moglie è invece l’ammasso di stelle che noi chiamiamo Pleiadi. Il tapiro, infine, corrisponde ad un altro ammasso di stelle, oggi chiamato Iadi.
A ben vedere, in questa storia così drammatica, la nota positiva è quella degli alberi nati dagli avocado caduti. Un interessante metodo di piantumazione, anche se noi continuiamo a preferire quelli più canonici che usiamo nei nostri progetti. E se vuoi piantarne uno anche tu, puoi cliccare qui.