Un diario di viaggio di Shilpa Gulati, Head of Corporate Partnership di Treedom
La Tanzania, paese dell'Africa orientale, è rinomato per la sua vastità e varietà di paesaggi. Di recente ho avuto l'opportunità di visitarlo e anche se si trattava di un viaggio di piacere, durante il mio soggiorno ho voluto cogliere l'occasione per visitare uno dei progetti di Treedom.
A Treedom, infatti, lavoriamo a stretto contatto con 14.895 agricoltori della Tanzania, ma non lo facciamo da soli. Collaboriamo con partner locali come la Rural Community Network Tanzania (RUCONET), un'organizzazione non governativa e no-profit che si batte per l'ambiente e la giustizia sociale. Il suo obiettivo è migliorare le condizioni di vita delle popolazioni indigene e delle minoranze etniche in Tanzania.
Insieme al nostro responsabile agroforestale Luca, che supervisiona i nostri progetti in Tanzania, ho potuto accompagnare i nostri partner per un'intera giornata. Il punto d'incontro è stato il vivaio di Arusha, dove i semi vengono fatti crescere in piccole piantine. Oltre agli alberi da frutto come il mango, la papaya o l'arancio, qui vengono coltivati anche alberi con proprietà salutari, come i maestosi alberi di neem. Luca ci ha spiegato che questi ultimi sono particolarmente popolari tra i più anziani, che ne apprezzano i vari impieghi per la salute e la cura personale. Le generazioni più giovani preferiscono invece alberi con frutti più facilmente commerciabili, in quanto privilegiano i benefici economici che ne possono trarre.
Dopo aver caricato le piantine in macchina, siamo usciti dalla città per incontrare un gruppo di contadini in una delle comunità con cui lavoriamo. In ogni comunità coinvolgiamo sempre le autorità locali, questo crea un buon sistema di "controlli e contrappesi", in quanto i leader delle comunità tengono un registro meticoloso dei destinatari e del numero di alberi ricevuti, proprio come i nostri partner.
Molti agricoltori si erano riuniti e tra le persone con cui ho parlato quel giorno c'era Aron, un giovane insegnante. Con un'espressione gioiosa, teneva in una mano un alberello di mango e nell'altra uno di papaya. Voleva piantare le piantine nel cortile della scuola "per il bene dei bambini", spiegando con entusiasmo che anche la sua scuola era stata autorizzata a partecipare al progetto.
A Treedom, poiché vogliamo che i nostri alberi prosperino, gli alberi non vengono semplicemente piantati ed abbandonati al loro destino. Al contrario, questi incontri sono occasione di scambio di esperienze e consigli. In una dimostrazione dal vivo, Luca e il nostro partner RUCONET hanno mostrato le varie tecniche per piantare correttamente le piantine. Ciò che mi ha colpito di più, però, è stato il sincero entusiasmo per gli alberi: oltre all'opportunità per le famiglie di guadagnare un reddito extra - ad esempio per finanziare l'istruzione dei figli - molte delle persone con cui ho parlato hanno espresso il desiderio di rendere di nuovo più verde la loro zona.
La sostenibilità è un tema onnipresente oggi. Noi di Treedom non possiamo ovviamente controllare tutte le circostanze locali. Per esempio, in Tanzania non esiste praticamente alcun sistema di riciclaggio della plastica. Per questo sono stata orgogliosa di sapere che stiamo collaborando con RUCONET per sviluppare idee - come un sistema circolare per i piccoli contenitori di plastica in cui vengono trasportate le piantine - per diventare ancora più sostenibili.
Più tardi, nel corso della giornata, abbiamo visitato altri agricoltori. RUCONET è particolarmente interessato a coinvolgere le donne indigene Maasai. Questo popolo nomade si dedica principalmente all'allevamento del bestiame e purtroppo è spesso minacciato dalla vendita delle terre e dallo sfollamento. Ovunque siamo andati, la gioia di piantare la vita era palpabile, così come la serenità con cui le persone affrontavano le sfide quotidiane della vita, secondo il motto prevalente qui, "Pole, pole" (liberamente tradotto: "Senza fretta").
Se vuoi piantare anche tu un albero in Tanzania puoi cliccare qui!