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10 miti sui boschi da sfatare

Scritto da Elisa Lanza | Oct 16, 2021 7:00:00 AM

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più di boschi e di gestione forestale sostenibile (fortunatamente!). Ma quali informazioni sono attendibili e quali sono invece miti?

Vediamolo assieme.

 

  1.     BOSCO SIGNIFICA SOLO LEGNAME

Al giorno d’oggi, le foreste sono viste essenzialmente come la fonte di un solo prodotto: il legno. Nonostante ciò, i nostri boschi forniscono una moltitudine di altri prodotti essenziali come cibo, medicinali, materiale per artigianato, spezie, resine, gomme, lattice e … biodiversità.
Queste risorse (dette nonwood forest products, in breve NWFP), se adeguatamente valorizzate, costituiscono un forte incentivo alla protezione delle foreste e un'importante fonte di sostentamento, specialmente nei Paesi meno industrializzati.

  1.     LA MAGGIOR PARTE DEGLI ALBERI SONO TAGLIATI PER PRODURRE CARTA O LEGNAME

Mentre la crescente richiesta di legname rappresenta una grande minaccia per le foreste, la verità è che la più grande causa di deforestazione è l’agricoltura. Questo significa che il cibo che mangiamo è causa diretta della deforestazione. Nei Paesi tropicali e subtropicali l’agricoltura è causa del 73% della deforestazione. La produzione di carne è particolarmente impattante poiché oltre a necessitare ampie aree di pascolo richiede anche che vastissime superfici siano destinate alla produzione di soia, usata per il foraggiamento degli animali. 

  1.     IL FUOCO è NEMICO DEI BOSCHI 

Gli incendi forestali giocano un utile ruolo nel ciclo vitale delle foreste e di tutto l’ecosistema ad esse collegato. Ma quando questi sono particolarmente violenti e ripetuti nel tempo possono mettere in crisi la naturale rigenerazione forestale. Questo è particolarmente pericoloso negli ecosistemi tropicali, nel quale gli incendi di origine antropica, appiccati principalmente per reclamare terreni da utilizzare per le coltivazioni, hanno effetti devastanti.

  1.     GLI ALBERI CRESCONO DI UN ANELLO ALL’ANNO

Non esattamente.
Innanzitutto se un albero producesse solo un anello come potremmo dire dove finisce l’anello dell’anno passato e dove inizia quello del prossimo? Infatti, gli alberi dei paesi temperati producono tecnicamente due anelli all’anno: uno più largo e chiaro che cresce durante la primavera e uno più stretto e scuro che viene prodotto in autunno. In questo modo vediamo una divisione di colore netta e possiamo distinguere ogni crescita annuale.
Inoltre questo non è valido a tutte le latitudini: nei climi tropicali, ad esempio, manca questa alternanza stagionale e gli anelli non sono generalmente distinguibili.   

  1.     I BOSCHI EUROPEI SONO DI TUTTI

In realtà l’Europa, sotto questo aspetto, è spaccata a metà.
Circa il 53.5% delle foreste europee è di proprietà pubblica mentre il 46.5% è privata, inoltre il dato cambia notevolmente di Paese in Paese.
Questa variabilità rende ancora più complicato organizzare una strategia di gestione forestale condivisa.

  1.     I BOSCHI IN EUROPA STANNO SCOMPARENDO

La superficie coperta da foreste in Europa è aumentata di 193.000 Km2 negli ultimi 30 anni. Questo cambiamento è il risultato della somma di afforestazione, espansione naturale delle foreste e (in negativo) deforestazione.
Ma non solo in Europa, in diversi altri paesi la tendenza risulta essere in crescita. Fra i più rilevanti la Cina, con un aumento netto di 19.370 Km2 all’anno e l’Australia, con un aumento netto di 4.460 Km2.
Ovviamente questo non è valido dappertutto: ci sono aree in cui la tendenza continua ad essere purtroppo negativa come in Africa (in cui la perdita netta è stata di 39.000 Km2 l’anno) e in Sudamerica (meno 26.000 Km2 l’anno) e in generale Paesi del sud del mondo risultano essere più deficitari sotto questo aspetto.

  1.     I BOSCHI EUROPEI SONO TUTTI NATURALI

La maggior parte delle foreste in Europa (1.996.000 Km2, circa il 94%) sono state o sono tuttora influenzate dall’intervento umano e sono definite semi-naturali. 
Solo il 2.2% delle foreste (circa 46.840 Km2) non è influenzato dalla presenza umana.
Queste foreste naturali, per quanto costituiscano solo una piccola percentuale della copertura europea, hanno un grandissimo valore ambientale. 

  1. LE FORESTE PRODUCONO LA MAGGIOR PARTE DELL’OSSIGENO CHE RESPIRIAMO

Non è così. Gli scienziati stimano che il 50-80% dell’ossigeno che respiriamo venga prodotto dall’oceano. Come accade sulla terra il processo principale attraverso il quale viene prodotto l’ossigeno è la fotosintesi. In particolare un batterio, il Proclorococcus, uno dei più piccoli organismi fotosintetizzatori al mondo, è responsabile di più del 20% dell’ossigeno prodotto nella biosfera. 

  1. CHI PIANTA è BUONO CHI TAGLIA è CATTIVO

Il legname rappresenta attualmente una delle poche alternative naturali e sostenibili ai materiali plastici ed è una risorsa da cui al momento non è possibile prescindere in molti settori dell’industria e dell’edilizia.
È però importante capire come utilizzarlo in modo responsabile, riducendo quanto più possibile gli sprechi, tagliando solo compatibilmente con i ritmi naturali e favorendo il rinnovamento delle specie; questo approccio è detto “selvicoltura naturalistica”.

Un esempio di gestione sostenibile dei boschi è quello del Forest Stewardship Council (o brevemente FSC) un’ONG senza scopo di lucro che ha dato vita ad un sistema di certificazione internazionale che garantisce una gestione della filiera legno-carta rispettosa dell'ambiente.

Al tempo stesso anche per piantare alberi è necessario considerare una pianificazione attenta e dettagliata in modo da rispettare gli equilibri naturali, evitare l’introduzione di specie estranee e garantire la sostenibilità sociale ed economica degli interventi.

  1.   NON C’è NIENTE CHE IO POSSA FARE PER SOSTENERE I NOSTRI BOSCHI

Nonostante possa sembrare un problema insormontabile ci sono molti modi per contribuire, nel nostro piccolo, a proteggere i boschi.
Ridurre gli sprechi, informarci sulla sostenibilità dei prodotti che utilizziamo, cambiare le nostre abitudini alimentari e sostenere le iniziative ambientali che sentiamo più vicine sono solo alcune idee.
Tante piccole azioni che, se portate avanti da tutti quanti, possono fare davvero la differenza.

Noi di Treedom abbiamo deciso di contribuire alla salvaguardia dei boschi facendo quello che ci riesce meglio: rendere il mondo più verde.


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Fonti:

http://fscfriday.fsc-italia.it/10-miti-da-sfatare-su-foreste-italiane/ 
https://foresteurope.org/wp-content/uploads/2016/08/SoEF_2020.pdf 
https://www.wwf.org.uk/10-myths-about-deforestation 
http://www.fao.org/3/v2535e/v2535e.pdf 
https://oceanservice.noaa.gov/facts/ocean-oxygen.html