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Quali piante in camera da letto (e sfatiamo alcuni miti)

Scritto da Tommaso Ciuffoletti | Dec 4, 2025 10:51:11 AM

Piante in camera da letto: sfatiamo un mito

Spesso si sente dire che tenere piante in camera da letto sarebbe rischioso perché “di notte consumano ossigeno e rilasciano anidride carbonica”. In realtà non c’è nulla di pericoloso nel dormire con le piante in stanza.

È vero che molte piante, in assenza di luce, smettono la fotosintesi: durante la notte respirano come noi, cioè consumano un po’ di ossigeno e rilasciano CO₂. Ma la quantità è infinitesimale, tanto che anche chi condivide il letto con un animale domestico (gatto o cane) non corre problemi sostanziali e del resto nessuno sconsiglierebbe di dormire con un animale.

Inoltre, molte piante, nelle ore di luce, compiono la fotosintesi: assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno. Nel bilancio quotidiano, l’apporto di ossigeno è nettamente superiore rispetto a quanto “riprendono” di notte. E soprattutto: il concetto di “aria impura” in casa riguarda molte più cose di quanta CO₂ producano le piante. Parliamo di composti volatili tossici (VOC - formaldeide, benzene, toluene, ecc.) provenienti da vernici, mobili, colle, detergenti; di polveri sottili; di scarso ricambio d’aria in abitazioni molto isolate; di umidità eccessiva o troppo bassa.

Da questo punto di vista, alcune piante da appartamento possono dare un contributo utile, anche se - come sottolineano molti esperti - non possono sostituire la ventilazione, la pulizia, o un sistema di aerazione meccanica.
In sintesi: l’idea che “le piante ‘soffocano’ di notte” è un mito. Poi, certamente, meglio non riempire la stanza di decine di piante in vaso e magari ricordarsi di cambiare l'aria ogni tanto!

I benefici delle piante in camera da letto

Oltre alla rassicurazione che non fanno male, vari fattori - scientificamente plausibili - rendono le piante un buon complemento per la camera da letto. Ecco i principali:

  • Alcune piante sono in grado di assorbire composti organici volatili (VOC), come formaldeide, benzene, toluene, che provengono da mobili, vernici, materiali di costruzione, detergenti. Questo può contribuire a migliorare la qualità dell’aria interna, specialmente in ambienti poco ventilati.

  • Le piante possono aiutare a regolare l’umidità interna attraverso la traspirazione: in ambienti troppo secchi, questo può alleviare secchezza di mucose, gola, pelle.

  • Dal punto di vista psicologico e del benessere: un ambiente con piante è spesso percepito come più rilassante, naturale, “domestico”. Questo può favorire il rilassamento, ridurre stress, aiutare a prepararsi mentalmente al sonno.

  • In alcune specie particolari (cosiddette “CAM plants”), la fotosintesi viene compiuta in modo tale da rilasciare ossigeno anche nelle ore notturne: per queste piante, c’è il vantaggio extra di un po’ di ossigeno anche di notte.

Detto questo, come sottolineano diversi esperti, non bisogna esagerare aspettandosi miracoli: una o due piante non elimineranno completamente la polvere o i polluti — per quello servono areazione, pulizie, magari purificatori d’aria. 

10 piante ideali per la camera da letto

Ecco 10 piante particolarmente adatte alla camera da letto - facili da curare, belle da vedere e con qualche piccolo “superpotere” per l’aria o l’umore.

 

 
  1. Sansevieria trifasciata - nota come “lingua di suocera” o “snake plant”. Tra le preferite per la camera da letto: è molto resistente, si adatta anche a ambienti con poca luce, richiede pochissima manutenzione. Inoltre - trattandosi di una “CAM plant” - è una di quelle che può rilasciare un po’ di ossigeno anche di notte.

  2. Chlorophytum comosum (pianta ragno / spider plant) - facilissima da tenere, ideale anche per chi non ha il pollice verde. È spesso citata come pianta “depuratrice” per la capacità di assorbire alcune sostanze inquinanti. 

  3. Spathiphyllum (spatifillo / peace lily) - elegante, con foglie verdi lucide e talvolta fiori bianchi. Si adatta bene anche a stanze con poca luce che ricevono luce indiretta, e può contribuire a filtrare alcuni composti nocivi presenti nell’aria.

  4. Aloe vera - oltre ai benefici per la pelle (!!), è spesso consigliata come pianta da camera: semplice da curare, e secondo alcune fonti in grado di contribuire a un’atmosfera “più fresca” anche di notte. 

  5. Dypsis lutescens (palmaretta / Areca Palm) - se hai un po’ di spazio, una palma dona un tocco “esotico” e rilassante. È considerata tra le piante capaci di contribuire a migliorare l’umidità interna e, secondo alcune guide, a filtrare sostanze inquinanti.

  6. Nephrolepis exaltata (felce di Boston) - se ti piace un’estetica più “verde e lussureggiante”, la felce può dare un tocco naturale e rilassante. Alcune fonti la segnalano tra le piante utili per “ripulire l’aria”.

  7. Epipremnum aureum (Pothos / scindapsus) - rampicante, adattabile anche a scaffali o angoli, e utile se vuoi verde senza “ingombrare” troppo. È spesso indicata come pianta da interno “efficiente” contro alcuni inquinanti domestici. 

  8. Lavandula angustifolia (lavanda) - anche se non è necessariamente la più potente dal punto di vista della “purificazione”, la sua presenza in camera può avere un effetto rilassante grazie al profumo. Spesso suggerita come pianta “zen” per migliorare il sonno. 

  9. Jasminum jasminoides (gelsomino) - se ami i fiori e i profumi naturali, il gelsomino può essere un’ottima scelta: il suo profumo è rilassante e può contribuire a creare un’atmosfera calmante nella stanza. 

  10. Hedera helix (edera) - rampicante, facile da curare, e adatta anche a spazi piccoli o appesi. Può essere utile per “addolcire” gli spazi e dare un tocco naturale senza occupare troppo suolo.

Qualche avvertenza (ma nulla di drammatico)

  • Le piante non vanno intese come sostitute dell’aria fresca: la ventilazione - aprire una finestra, far circolare aria - resta fondamentale.

  • Se soffri di allergie, asma o sensibilità al polline, alcune piante (o fioriture, o polveri sulle foglie) potrebbero non essere ideali. Meglio scegliere piante semplici, con foglie lisce, e pulirle regolarmente.

  • Evita l’eccesso: non serve “una giungla” in stanza - poche piante ben posizionate bastano per ottenere un buon effetto estetico e di benessere.

In conclusione: sì, piante in camera: con consapevolezza

Le piante in camera da letto non solo non rappresentano un pericolo, ma possono rappresentare un valore aggiunto, a patto di non prendersi aspettative da “miracolo dell’aria pulita”. Se vuoi - come te - un approccio scientifico e ragionato, l’ideale è considerarle come un complemento: un tocco di verde, un aiuto (modesto) all’aria e all’umidità, un contributo al benessere psicofisico.

E poi, perché no, se quella pianta in vaso ti fa venire voglia di andare oltre, puoi piantare un albero, magari con Treedom: un piccolo gesto per te, un grande gesto per il pianeta.